giovedì santo



Anch' io ho fatto visita ad alcune chiese del mio paese, queste prime immagini sono dell' altare della chiesa della Madonna delle Grazie, mentre l' ultima del santuario della Madonna della Libera.

Ecco alcune notizie sul significato degli altari del giovedì santo






Il Giovedì Santo in tanti paesi della Sicilia è la serata dedicata alla “celebrazione eucaristica” con la visita degli altari, cioè si visitano gli altari della Reposizione (questa è la corretta definizione) delle chiese addobbati con fiori e candele, ai piedi dei quali si depongono vasi con pianticelle di grano, orzo, lenticchie e altri cereali che le donne fanno germogliare in casa al buio che simboleggiano il passaggio dalle tenebre della morte di Gesù alla sua resurrezione.
Nell’altare vengono in genere collocati il tavolo, simbolo del sacrificio, il pane, i dodici piatti degli apostoli e il tabernacolo dove è collocata l’Eucarestia.






Tutti doni e simboli umili rappresentativi della comunità: il vino ed il pane sotto forma dei simboli della Passione.Il momento ricorda la ricorrenza dell’ Ultima Cena il Sepolcro racchiude il Corpo di Cristo e, nella parrocchia, si veglierà in preghiera fino al mattino successivo.
Il giro dei Sepolcri è considerato una, sia pur eccezionale, visita di lutto.
Addirittura a Favara si usa, il Sabato Santo, fare alla Madonna una visita di condoglianze..
Tradizionalmente si dovrebbero visitare i sepolcri per un numero di volte dispari

Dal sito sicilyland ho tratto alcune notizie sul significato religioso e parte di un’ intervista a monsignor Sarullo

Il Giovedì Santo si ricorda con una messa: l’ultima cena di Gesù e la lavanda dei piedi che il Cristo fece ai suoi dodici apostoli.
Fino all'epoca carolingia, nella giornata del giovedì si celebravano due messe: una per la fine della Quaresima e l'altra per l'inizio del Triduo Pasquale (Giovedì Santo,Venerdì Santo e la Pasqua) e successivamente si decise per un’unica messa "in Coena Domini" cioè la “Cena del Signore” (non è una cena qualsiasi, ma l’Ultima Cena che Gesù tenne insieme ai suoi apostoli).
Al termine della celebrazione, l’Eucarestia viene custodita nell’altare della Reposizione.
A conclusione di questo momento tanto suggestivo, ogni comunità parrocchiale si dirige in processione per visitare in altre chiese i cosiddetti “sepolcri” realizzati all’interno delle comunità parrocchiali, per l’adorazione del Santissimo Sacramento che prosegue per tutta la notte fino alla mattina del Venerdì Santo.
Proprio quel venerdì in cui Gesù morì in croce.
Tutto il resto della chiesa viene oscurato, in segno di dolore perché è iniziata la Passione di Gesù; le campane tacciono, l’altare più grande è disadorno, il tabernacolo vuoto con la porticina aperta, i Crocifissi coperti

Parla monsignor Sarullo, cerimoniere dell'Arcidiocesi:Perché il Giovedì Santo si visitano i sepolcri?

"Bisogna chiarire sin da subito che quell' altare così solennemente addobbato, che desta tanta curiosità nella gente, è sbagliato chiamarlo sepolcro, si chiama "altare della Reposizione", perchè è luogo in cui si ripone l' Eucarestia per l' adorazione .
Nel cosiddetto “sepolcro” del Giovedì Santo noi adoriamo Gesù vivo, l’Eucaristia, ossia il grande dono che Gesù ci ha fatto rimanendo tra di noi come Cibo vivente.
L’Eucaristia la conserviamo per la comunione che si distribuirà durante l’azione liturgica del Venerdì Santo e per il Viatico degli infermi.



L’altare viene adornato in modo solenne perché ricordiamo l’istituzione dell’Eucaristia avvenuta proprio durante l’Ultima Cena, della quale celebriamo il “memoriale” nella Messa “In Coena Domini”, che precede appunto la reposizione del SS. Sacramento".
Questa è l' immagine dell' altare nel santuario della Madonna della Libera di Partanna

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